Per evitare che il creditore, dopo vari solleciti rimasti inevasi, decida di adire l’Autorità competente è possibile inoltrare una lettera di riconoscimento del debito.
Ma vediamo con ordine di cosa si tratta e perché utilizzarla.
E’ vero, quando si stipulano dei contratti a prestazioni corrispettive o di locazione, ove la tua prestazione consiste nel pagamento di una somma di denaro è necessario adempiere. Non ci sono altre soluzioni.
Tuttavia ci possono essere dei periodi nella vita di ognuno di noi in cui, per più cause anche a te non imputabili, non sei in grado di far fronte all’impegno economico assunto.
Allo stesso tempo vorresti far capire a controparte che sei consapevole di avere un debito da saldare e che è tua intenzione farlo non appena la situazione economica lo renderà possibile.
Cosa puoi fare nel caso di riconoscimento del debito?
Quello che sicuramente vorrai evitare è vederti notificato un decreto ingiuntivo con il quale l’Autorità competente ti ingiunge di versare la somma dovuta al creditore.
In questi casi, infatti, i costi da sostenere comprensivi di spese legali possono solo che aumentare e metterti ulteriormente in difficoltà, oltre che avere delle ripercussioni anche dal punto di vista “morale”.
Per evitare tutto questo, qualora non fosse al momento possibile pagare neanche una minima parte del debito, quello che puoi fare per limitare i danni ed evitare che il creditore agisca in giudizio per veder riconosciuti i propri diritti, è un atto di riconoscimento del debito.
Con il riconoscimento del debito – trovi in fondo un modello – ti riconosci debitore nei confronti dell’altra parte e contemporaneamente ti impegni a rifondare, qualora possibile anche a rate, l’importo dovuto.
L’atto di riconoscimento del debito è previsto e disciplinato dall’art. 1988 del codice civile quale atto unilaterale: “La promessa di pagamento o la ricognizione di un debito dispensa colui a favore del quale è fatta dall’onere di provare il rapporto fondamentale. L’esistenza di questo si presume fino a prova contraria.”
Questo atto, oltre a permetterti di metterti “in buona luce” con l’altra parte, ha un’implicazione processuale importante: comporta l’inversione dell’onere della prova qualora il creditore agisca in giudizio.
In altre parole significa che questo atto farà prova a favore del creditore il quale, per dimostrare dinnanzi al Giudice di vantare un credito nei tuoi confronti, dovrà solo mostrare la lettera di riconoscimento del debito.
Spetterà a te, in quanto debitore, dimostrare eventualmente che il debito non esiste.
Con il riconoscimento del debito puoi anche scegliere se limitarti a riconoscere semplicemente il debito o se fare un passaggio ulteriore e indicare già al creditore un piano di rientro permettendoti così di far fronte al pagamento di quanto dovuto a rate.
Cosa deve contenere l’atto di riconoscimento del debito?
Nella lettera, generalmente è la forma più utilizzata per il riconoscimento del debito, dovrai indicare:
– le tue generalità e quelle del creditore;
– l’oggetto del contratto dal quale deriva il debito (es. locazione, …) con tutti i suoi elementi identificativi (data di sottoscrizione, contenuto);
– la somma dovuta
– eventualmente le rate previste (e accordate con il creditore)
Qualora, per varie ragioni, non fosse possibile indicare una data precisa entro la quale ti impegni a saldare il debito, ricordati di indicare quantomeno l’impegno ad effettuare il pagamento entro un lasso di tempo ragionevole (ad es. un anno, …), questo per dare maggiore credibilità alla tua dichiarazione.
Scarica il Fac-simile di lettera per il riconoscimento del debito
Di seguito trovi il collegamento ad un fac simile di lettera per il riconoscimento del debito:
fac simile lettera riconoscimento debito.pdf
Alla prossima!
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di una consulenza specifica per il tuo caso non esitare a contattarmi. Sarò lieta di rispondere ad ogni tuo dubbio o richiesta.